29 Gennaio 2012, il primo POST!

Perché un blog personale?

3 anni fa nasce l’idea UTREE, la mia società, e contestualmente l’esigenza di capire perché è importante comunicare nel web.

In quel periodo giudicavo le nuove tecnologie, e quindi anche il web, delle trappole mentali che quando afferrano una persona la rendono meno libera se non addirittura schiava.

Così mi sembrava, così vedevo la maggior parte delle persone appassionate di web.

Oggi considero il web un’opportunità importante.

Insieme a Websolute, che ha realizzato il sito utree.it , ho scoperto il gusto profano di entrare piano piano in un mondo assolutamente in linea con la mia innata curiosità verso le novità.

Avevo dentro di me un’incongruenza tra la repulsione per il computer, e il web, e la curiosità che sempre mi anima. Era un paradosso che mi ha guidato e spinto ad utilizzare solo il minimo sindacale di quanto computer & Co. potevano offrire, quasi spaventato da un mondo semi sconosciuto.

Ripensandoci adesso, forse, il mio comportamento non è stato totalmente incongruente con le miei caratteristiche principali.

Il comportamento era probabilmente figlio anche di un’altra caratteristica che mi ha sempre guidato, il rispetto per la mia unicità, l’istintiva attenzione a stare lontano dalle omologazioni collettive, di cui non mi fido.

Ricordo quando ho compiuto 14 anni, tutti volevano il motociclo Fifty Malaguti, il Ciao o simili, io invece sognavo il Solex! Folgorato dalla classe sbarazzina di quel ciclomotore francese che faticava a raggiungere i 25 km/h, che in salita aveva il fiatone e necessitava dell’aiuto dei pedalI. SOLEX poi regolarmente acquistato, goduto ed amato come un fedele compagno.

Ho sempre guardato all’originalità come una importante caratteristica per marcare l’unicità della persona.

Unicità come valore, da tenere stretto perché permette di stare “comodo” dentro il mutare delle cose.

Nei migliori Team in cui ho lavorato, la valorizzazione delle unicità è stata l’unica forza dirompente che ha permesso ai gruppi di crescere fino all’espressione della massima potenzialità.

Sono convinto che i Team di “uguali” sono destinati a copiare se stessi per tutta la vita e quindi a rimanere piatti, con pochi slanci e poca adattabilità alle normali evoluzioni dei tempi.

Fino a 3 anni fa, mi sembravano tutti – ma tutti tutti? – sì, tutti impallinati e ipnotizzati dallo schermo di un computer e il mio istintivo NO a seguire questo flusso generalizzato si è manifestato subito e forte.

Detta così è una plausibile giustificazione per il mio comportamento, è difficile infatti ammettere di essere stato chiaramente un fesso, che ha etichettato dei comportamenti senza andare a fondo, e per questo mi concedo un piccolo alibi.

Il webmaster mi incita ad aprire account nei principali social network e accade una cosa straordinaria!

Scopro che i social network non sono solo quel mezzo di chiacchiericcio e pettegolezzo di massa, una sorta di “alimentari di quartiere” del web, ma bensì una fantastica opportunità di crescita!

Scopro il gusto di costruire un sito aziendale, utree.it: dall’ideazione al racconto  del progetto, fino a mostrare cosa UTREE propone.

Con l’aiuto professionale di Websoute e i grafici di Diametro, è nato un sito che rappresenta benissimo la mia nuova avventura professionale, una soddisfazione enorme.

Mi sento in pieno recupero, oggi sono un consumatore beneficiario del web, dell’essenza più utile e culturalmente effervescente dello stesso.

Allora, perché il mio blog?

Perché il web consente di comunicare benissimo, quello che faccio, quello che mi piace, quello che sento di voler dire.

Perché tante persone mi chiedono di scrivere un blog, di condividere esperienze e opinioni che sono nel mio bagaglio culturale.

Perché sono curioso di vedere cosa può succedere.

Perché comunicare è un esigenza.

Perché scrivere sta diventando una passione.

Perché il blog aiuta ad essere e vivere il presente, ti senti dentro il momento.

Perché sono sempre stato e sempre sarò: felice di essere me stesso!

Perché posso ringraziare quanti mi hanno incoraggiato e mi stanno incoraggiando a scrivere, in particolare Franco Bolelli e Laura Cuttica Talice che ogni volta mi dicono “Lucio, stai scrivendo?”. Una bella spinta a FARE senza preoccuparmi di cosa possa succedere.

Perché “verba volant, scripta manent”.

Oggi sono orgoglioso di iniziare, finalmente ho schiacciato il tasto “invio”, è un momento importante, l’ennesima sfida.

Ci siamo, è ufficialmente nato il mio Blog… “Happy to be me”!