MINACCE ALLE POSSIBILITA’ DI SUCCESSO

Molte persone sono spesso avvolte in stati d’animo distruttivi. E’ paradossale che questo succeda anche con prospettive di speranza di successo.

Nel settore della formazione fa effetto affermare che Chiunque può fare qualunque cosa”. Le librerie, le aule, sono piene di persone che urlano Tutti possono fare tutto”. 

E’ una bellissima idea… peccato che la maggioranza delle persone, pur dopo fantastici corsi, non ci riesce. Ma è davvero così facile essere equilibrati e pronti ad avere successo?

Io, con qualche capello bianco, ho maturato una certezza: quest’approccio è la primaria fonte di invidia e con l’invidia addosso si performa male.

Secondo te, c’è correlazione tra l’idea che “tutti possono fare tutto” e la diffusione di bassa autostima paura di fallire? Per me SI.

La diffusione di una idea omologata che possa condurre al successo crea una finta atmosfera dove tutti sono più o meno uguali, tutti potenziali promossi… ma si tratta di finta uguaglianza.

La “faciloneria pompata” crea una immediata eccitazione ma poi, quando non si riesce in qualcosa, ci si percepisce perdenti e scatta l’invidia per chi ha successo.

La mente entra in stato di confusione perché pompata da una visione distorta della realtà, in questo caso dal concetto di finta uguaglianza.

L’emozione del fallimento è legata alla fottuta paura di essere giudicati dei “perdenti”.
Perdenti rispetto a cosa? Perdenti rispetto a chi? Quali sono i riferimenti di successo?

Tutti pensiamo di sapere che cosa voglia dire avere successo. L’opinione collettiva associa spesso il successo a guadagnare molto denaro o avere grande fama.

Io sono molto interessato al successo ma a quel tipo di successo che contenga tutte le personali sfumature di significato. Che devono essere le mie e solo le mie. Che non possono essere paragonate e giudicate da altri, perché ciò che ha valore per me vale per me!

Mi piace diffondere e allenare all’idea di un successo cucito su misura, ovvero delle strade professionali che siano “ecologiche”, piene di concretezza e di bilanciamento personale.

Questi sono i 10 presupposti per riuscirci:
1. E’ saggio accettare che esista qualcosa in cui possiamo non avere successo.
2. Tutte le occasioni, anche l’insuccesso, sono necessarie per insegnarci qualcosa di utile.
3. Verificare se il significato che stiamo dando al successo è frutto delle proprie visioni.
4. Fare attenzione se ciò che inseguiamo deriva da influenze di altre persone.
5. Difendere la propria idea con coerenza e determinazione.


6. Coltivare abilità per saper essere l’unico decisore per le proprie ambizioni.


7. Dedicare tempo per fare un elenco di ciò che è veramente importante per noi stessi.
8. Dire sempre SI alla propria personale idea di successo con la consapevolezza che possa essere diversa, inusuale, creativa, insomma unica.
9. Fare l’inventario di ciò che ci serve ad agire, poi decidere le azioni da mettere in campo e, soprattutto, portarle avanti.
10. Ricordarsi sempre che l’insuccesso è ben poca cosa rispetto fare ciò che non si desidera e che non ci appartiene.

 

Siamo tutti diversi, c’è chi ha la bellezza, chi ha certe abilità, chi ha potenziale economico e poi c’è ognuno di noi…che è quello che è.

L’omologazione dilagante si affronta sviluppando progetti personali che, prima di tutto, rispettino noi stessi e la nostra unicità. Tutto il resto è relativo.

Il blog è un luogo aperto, scrivi le tue idee nello spazio”write a comment” , lo trovi scorrendo sotto.