(E)STATE CONNESSI

stella marina

giorni di vacanza estiva sono cambiati, nella sostanza, nelle modalità, nei contenuti:  viviamo lo stato di “sempre connessi”.

La tecnologia ci sta facendo evolvere verso una nuova dimensione di homo sapiens:  il cliccabottoni.

L’uomo è sempre stato attratto da strumenti che potessero in qualche modo estendere le proprie capacità e il fisico, per velocizzarsi, per volare e altro.

Oggi però mi sembra qualcosa di molto diverso, si tratta di un’estensione del tutto nuova:  fisica ma allo stesso tempo molto mentale, emozionale, relazionale.

Personalmente sento di vivere con delle nuove sensazioni di certezza, come quella di avere tutto sempre con me.

WEB 6La convinzione è talmente forte che quando perdo delle informazioni  impazzisco.

La mente sembra scioccata da privazioni invisibili e intangibili.

Mi viene a mancare qualcosa che non posso né vedere né toccare.

Molti della mia generazione hanno avvicinato timidamente il web, all’inizio solo “comparendo” on line, poi sono iniziate delle interazioni, contatti, anche quando non siamo online!

Allora scopriamo di avere un’interfaccia e che dobbiamo tenere sotto controllo la nostra identità nel web… ci alziamo al mattino, facciamo la doccia, mettiamo il costume, andiamo al mare e allo stesso modo iniziamo la nostra vita digitale.

L’escalation è continua, diventa routine, inconsciamente normale, esattamente come guidare la macchina.

Ho letto che con il web si sviluppa una doppia adolescenza. Molti sociologi sostengono che i nostri figli sono chiamati ad attraversare due adolescenze.

 

ragazzi connessi 2

 

L’adolescenza primaria, quella biologica e sociale, già di per sé molto complessa, e poi quella vissuta nel web, ancora più complessa perché ogni storia narrata online può rimanere per sempre.

Nel 2009 ho iniziato a cercare di capire le nuove tecnologie, mi sono avvicinato timido, impacciato, ogni giorno una nuova scoperta.  

Mi sono sentito in una seconda adolescenza, contagiato di curiosità e pieno di stupore, come un uomo del medioevo che si sta appassionando di astronavi 🙂

 

Fermatevi a riflettere, è una sensazione solo mia o è successo anche  voi?

 

WEBUna cosa è certa: tempo e spazio si sono sovrapposti, siamo in una gigantesca macchina del tempo.

Steve Jobs disse che l’Iphone avrebbe plasmato il modo di intendere e vivere la quotidianità e avremmo avuto in tasca un ponte fisso tra spazio e tempo.

Quando parliamo di connessioni viene in mente subito Internet o comunque l’aspetto tecnologico della vita.

Ma connettersi è prima di tutto qualcosa di molto organico!

 

Oggi le connessioni interpersonali possono avvenire anche a distanza, in ogni momento e ho la bella sensazione che la tecnologia aiuta ad essere più umani, a connettere le persone e a co-creare in ogni momento.

 

Oggi Il valore della condivisione ha ripreso vigore dentro una nuova dimensione, aperta e sempre possibile e saper usare i nuovi supporti significa possibilità di  connessioni umane.

mani mondo

Amo avere la possibilità di guardare avanti, è un mio stato di necessità permanente.

Prima di tutto perché preferisco gli inizi alle conclusioni e mi alimento con la naturale convinzione che il periodo migliore della mia vita è sempre quello che sto vivendo. Adesso.

Ma, come stiamo coltivando le nostre relazioni “live” in un mondo che sembra negare l’intimità?

 

Scrivendo questo post mi accorgo che sto parlando soprattutto a me stesso, una sorta di riflessione/avvertimento: ricordati che le relazioni quotidiane sono il succo della vita e le persone che hai intorno ti vogliono “presente”…!

La nuova dimensione web mi piace, il mondo che si sta modellando mi piace.

Allo stesso tempo però penso alla qualità della vita e intuisco che in questo scenario serve essere un cliccabottini consapevole cioè capace di unire con coerenza le situazioni online con quelle offline.

Un cliccabottoni che mette in linea la propria vita, che sa come collocare INLINE le proprie relazioni.

Viviamo un periodo molto complesso, dove incertezza e solitudine tentano in tutti i modi di incrostare i nostri pensieri e le visioni verso il  futuro.

La storia però insegna e ogni periodo, bello o brutto che sia, è comunque destinato ad avere una sua fine e che poi, dalle esperienza fatte, prende forma sempre un nuovo mondo.

 

bacio al leoneIo ho la solida fiducia che un nuovo modello di mondo sta davvero nascendo, tutto da immaginare, tutto da sviluppare.

Penso anche che il web sia arrivato a  noi per  contribuire al benessere di un mondo che, sono certo, dovrà essere pieno soprattutto di ritrovata umanità.

L’uomo e le sue dinamiche relazionali, fatte di fisicità e scambio di energia, sono e saranno sempre il centro vitale di qualsiasi modello di società. Per fortuna.

(E)STATE CONNESSI…