Creatività selvaggia: l’ottimismo dei nostri bambini

Sono sempre più affascinato dalle idee audaci, creatività selvaggia e l’ottimismo dei miei figli.

Tante volte mi fermo a pensare come comunemente viene etichettato un comportamento “infantile”. Per un bambino essere infantile è la normalità.

Per noi adulti invece è diverso, ogni volta che facciamo qualcosa di irrazionale, chiediamo qualcosa di particolare, mostriamo un comportamento diverso, sogniamo senza freni o mostriamo qualunque altro atteggiamento tipico di un normale cittadino italiano… rischiamo di essere etichettati infantili.

La storia dell’umanità ci dice però che molti bambini hanno fatto cose straordinarie e lasciato un segni indelebili nell’evoluzione umana, mentre tutti i comportamenti più assurdi e gravi sono sempre frutto delle idee di persone adulte.

I bambini hanno un sacco d’interessanti aspirazioni e speranze positive: cibo per tutti, amore diffuso, tutto gratis, sorriso, condivisione, gioco, rispetto e gioia. Grandi utopie, senza dubbio… ma pulite, oneste, candide.

Dovremmo allora usare un altro termine per identificare i comportamenti “infantili” perché se questi sono idee infantili, molti adulti ne fanno un uso quantomeno molto distorto.

Chi potrebbe negare che l’irrazionalità dei bambini è esattamente ciò di cui il mondo ha bisogno oggi?

L’audacia dei bambini nell’immaginare qualcosa sposta i confini del possibile.

I bambini superano le limitazioni, evitano di pensare a quanto è difficile. Fanno e basta. Pensano solo a buone idee.

I bambini sognano, Disney sosteneva che: “Per realizzare qualcosa si deve sognare”.

Per quale motivo la saggezza innata dei bambini resta poi un sapere per pochi adepti?

Come mai chi ha scritto storie straordinarie ha avuto un sempre un comportamento utopico e… infantile?

I bambini sanno tante cose, davvero tante. Imparano molto dagli adulti e hanno anche molte cose da condividere.

Gli adulti dovrebbero iniziare a imparare dai bambini.

Mi piace pensare alla possibilità che insegnanti e studenti possano interagire in modo del tutto nuovo. L’insegnante che insegna agli studenti e gli studenti che insegnano ai loro insegnanti. Imparare con reciprocità.

Qual’è il motivo per cui questa idea non è praticabile?

Tutto questo ha molto a che fare con la fiducia, anzi con la mancanza di fiducia… e la paura del ruolo che sfocia in limitazioni.

Se non ci fidiamo di qualcuno cerchiamo di limitarlo, giusto?

Gli adulti hanno questo atteggiamento prevalentemente verso i bambini: “non fare così” e “non fare cosà” o “fai così” e “fai cosà”.

E’ un comportamento giusto e protettivo in molti casi, ma anche molto deprimente in altri casi.

Gli adulti diventano oppressivi quando sono paranoici a proposito del controllo e i bambini hanno poca o nessuna voce in capitolo per stabilire regole, evoluzioni e nuove visioni.

Salto - Lucio Zanca

Gli adulti spesso sotto stimano le abilità dei bambini. Ai bambini piacciono le sfide.

Certi adulti fanatici del controllo producono aspettative verso il basso e i loro bambini possono arrivare solo fino a quel livello.

I miei genitori avevano tutt’altro che scarse aspettative per me e mia sorella. Mio padre ci stimolava continuamente la conoscenza, in modo molto delicato ma costante. Mia madre è una creativa, ancora oggi sento la loro spinta.

Mi è sempre piaciuto scrivere e disegnare. Per questo osservo e apprezzo i miei figli quando scrivono e disegnano, fanno cose fantastiche.

Conosco bambini che scrivono racconti e storie bellissime, disegnano in modo meraviglioso ma in libreria non trovo mai loro pubblicazioni. Si deve aspettare che siano grandi…

mi chiedo il perché non si pubblicano opere di piccoli artisti e, l’ho anche chiesto a professionisti dell’editoria e ridendo, mi hanno risposto che “non si lavora” con i bambini.

Editori per bambini che non lavorano con i bambini? Divertente, forse non hanno chiaro chi sono i loro clienti…

Ma qual è lo scopo di tutto questo mio articolo?

Il mio pensiero è che i bambini crescono e diventano adulti, esattamente come noi.

Chi decide che tipo di adulti devono diventare?

Chi decide che cosa devono leggere?

Chi decide i loro sogni?

Spesso solo gli adulti…

Einstein sosteneva che “Tutti i bambini sono dei geni, fino a quando non incontrano un adulto”. Lucio-Zanca_Einstein

Il progresso del genere umano si è basato sul principio evolutivo che possano crescere e sviluppare adulti migliori dei precedenti.

Questo è il motivo per cui non siamo cresciuti e abbiamo superato il Medioevo. Ci sono sempre stati adulti migliori dei precedenti.

IL MIO SOGNO È

CHE I MIEI FIGLI POSSANO CRESCERE AL PUNTO DA “SPAZZARMI VIA”

CHE MI AMINO E SI PRENDANO CURA DI ME QUANDO SARO’ VECCHIO E RIMBAMBITO

CHE ABBIANO GRATITUDINE VERSO CHI HA CONCESSO LORO DI ESSERE SE STESSI.