POST-IT: TROVA SEMPRE TEMPO PER LE PERSONE IMPORTANTI

Ci sono sempre dei momenti della quotidianità che trasformano qualcosa o segnano una svolta, momenti che fissano attimi importanti: sono i Post-it della vita.

Tutti abbiamo abbiamo qualche cosa di significativo che si potrebbe evidenziare in un Post-It. Io ho un super Post-it fissato nel cuore. Bellissimo.

E’ un lunedì pomeriggio di 3 anni fa. Sono a Pesaro, a casa. E’ un evento eccezionale perché la mia sede professionale è Milano. Sono nel mio studio e vedo un foglietto quadrato giallo attaccato sulla mensola della libreria. Tutto è apparentemente normale, invece qualcosa di speciale sta per accadere…

Il periodo è molto complesso, intenso. Lavoro per il Gruppo Armani. Sono il Direttore Generale della squadra di basket, la squadra italiana con più scudetti, l’Olimpia Milano. Vivo a Milano e spesso lontano dalla famiglia che sta a Pesaro.

Mio figlio Mattia è l’autore del super Post-it di cui voglio parlare. Sul quadratino giallo attaccato alla mensola, con un corsivo di bambino, ha scritto “oggi è la mia giornata sfortunata”...

Un brivido misto di premura e curiosità si diffonde in me. Chiamo Mattia e chiedo che cosa è successo. Problemi a scuola? A calcio, con i compagni, con la maestra? Devo intervenire, aiutarlo subito!

Lo chiame e lui arriva. Mi abbasso per avere lo guardo al livello dei suoi occhi.  Chiedo con fare dolce e affettuoso: Mattia, che cosa ti è successo? Dimmi, che cosa è successo? Perché hai scritto questo messaggio?

Mi guarda, mi fissa e con vocina vellutata di bambino risponde “Oggi sei sempre stato al telefono, quando non sei stato al telefono sei stato al computer, quando non sei stato al computer o al telefono mi hai sgridato, più sfortuna di così…”

Gelo. Sono pietrificato. Ho pensieri confusi. Una certezza: sono io la causa della sua sfortuna. Ma come? Proprio io? Non è la maestra, non è l’allenatore…ma…sono proprio io?

Accuso il colpo. Lo abbraccio. Non sono lucido. Lo schiaffone è fortissimo. Vorrei chiedere scusa ma è una soluzione banale.

In questo periodo sono sempre focalizzato sul lavoro, sono  in una sorta di stato ipnotico al punto che non riesco a percepire e gustare ciò che di bello ho intorno a me.

Sono convinto che si debba sempre coltivare e portare avanti con determinazione la propria carriera. Mai vorrei una vita di rimpianti. E’ sarebbe uno dei peggiori peccati contro se stessi che si possa commettere.

Questo Post-it mi ha provocato una domanda: Lucio, com’è posizionata la relazione con tuo figlio in questo momento?

So quanto sia importante avere equilibrio tra carriera e vita privata, so quanto è importante allineare obiettivi e benessere, so quanto sia importante godere di tutti i momenti belli che la vita può regalare.

So anche che è possibile essere contemporaneamente un buon padre e un buon manager. Sì, è possibile! Chi dice che non si può fare bene entrambe le cose usa la famiglia e i figli come la più grande scusa per smettere di lottare per i propri desideri.

Sì, è possibile, ma ad una condizione: servono impegno costante, sensibilità e attenzione in più direzioni perché una carriera senza equilibrio tra lavoro e vita privata non è una carriera, è un disastro..

Il più grane successo che si possa ottenere è l’allineamento tra questo due aspetti, nella consapevolezza che qualsiasi impegno di carriera non deve mai far dimenticare di trovare il tempo per le persone importanti!