L’IDEA DI VITA EQUILIBRATA E’ UNA BALLA

Che balla sta storia di una vita felice uguale un vita equilibrata. L’idea di equilibrio non esiste, è solo un’idea. In natura l’equilibrio è bilanciamento dinamico tra forze spesso contrapposte. La forza di gravità ci da il bilanciamento per stare in piedi ma se desideriamo volare servono altre forze, altri bilanciamenti.

In natura le posizioni di partenza sono spesso estreme. L’equilibrio arriva con un gioco di bilanciamenti.

Io ho spesso giocato agli estremi, ho tirato la corda tantissimo e in più direzioni. Ad un certo punto però mi sono detto questa non è vita”. Sono poi andato dietro al desiderio di trovare un equilibrio, l’equilibrio è diventato un bisogno. I fatti però mi hanno spiegato che la mia idea era fallata e che il mio bisogno non si poteva soddisfare.

Cercavo nuove sicurezze dietro una visione paradisiaca di vita equilibrata ma in realtà mi stavo allontanando dalla magia di giocare appieno la mia vita. Mi spiego meglio. Ad un certo momento mi sono detto “voglio equilibrio!”. Ero convinto che fosse il lavoro l’elemento da sistemare tra me e l’equilibrio.

In realtà, la mia vita era piena di cose da sistemare… i colpi arrivavano da tante le parti, dalla sfera lavorativa e da quella privata. Insomma un casino.

Quando è morto mio padre ho riflettuto sui sacrifici che ha fatti durante  la sua vita, sulle tante cose che ha rimandato per il periodo della pensione. Il tempo però non l’ha aspettato. Il rimandare è diventata una condizione definitiva perché nessun essere umano può fare un patto con Dio e sospendere il tempo.

James Patterson, nel romanzo “Il diario di Suzanne”, descrive la vita come un gioco di abilità con cinque palline: lavoro, famiglia, salute, amici e integrità. Il lavoro è una pallina di gomma e quando casca rimbalza. Tutte le altre palline sono di vetro e quando cadono si possono distruggere.

Patterson chiarisce due aspetti decisivi per vivere una vita degna di essere vissuta.

1. Il bilanciamento professionale si coltiva nel lungo periodo e, per ottenere risultati straordinari, è spesso necessario resistere a lunghi periodi di disequilibrio. Il presupposto è selezionare le azioni che facciano la differenza.

2. Il bilanciamento personale vive invece nel breve periodo. Il presupposto per trovare il giusto bilanciamento è mettere energia nella quotidianità, sentirne il contatto. Nulla può essere rimandato o diluito perché nella sfera personale le palline sono di vetro. E quando cadono sono guai.

L’equilibrio inteso come illusoria sicurezza nella staticità, non esiste. E’ una visione fallata.. L’equilibrio va invece cercato nella naturale mutabilità delle cose, dello stato dell’essere che cambia e cambierà sempre.

Questa è la natura della vita, questa è l’essenza della vita e se vogliamo dare sostanza alla nostra ricerca di equilibrio, allora dobbiamo imparare a danzare davvero con il cambiamento.